All posts tagged: psicoanalisi

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“LA RIPARAZIONE. DENTRO E FUORI LA STANZA DI ANALISI” – A cura di Lupinacci, Rossi, Ruggiero. Recensione di Elisabetta Bellagamba

IL SOGNO DI SOKEI  Una porta socchiusa lasciava intravedere la figura di Sokei, in ginocchio. Davanti allo sguardo attento dell’allievo di Chojiro, uno dei migliori ceramisti di Kyoto, erano disposte trenta palline di creta (…). Sokei aveva impiegato giorni interi a cercare il materiale che più si confacesse al suo lavoro (…) e poi aveva cominciato a lavorare la creta per farne una ciotola (…). Chojiro preparò il forno per il momento chiave del processo (…), Sokei infilò la ciotola nel forno. A poco a poco, quella iniziò a cambiare colore per l’effetto della temperatura e, quando divenne bianca, la afferrò saldamente con delle pinze di ferro e la depositò in un recipiente pieno di trucioli di legno (…). Infine, giunse il momento di estrarre la ciotola, (…) ma la bellissima ciotola cadde a terra e si ruppe in sei pezzi. Sokei mise da parte le pinze di ferro e si inginocchiò accanto ai cocci, in silenzio, con un’espressione di incredulità sul volto. Le mani continuavano a tremare, dagli occhi cominciarono a sgorgare lacrime. Che …

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Leylarecensione

“Buio in Sala 2024” – “Leyla e i suoi fratelli: una finestra sull’Iran nostro contemporaneo” commento di Virginia De Micco

Così lontano così vicino, verrebbe voglia di dire guardando questo film iraniano complesso e sorprendente che ci consente di gettare uno sguardo su una società e un modo di tessere le relazioni tra i generi e le generazioni da un lato così ’diverso’ dal nostro, dall’altro invece più simile di quanto potessimo immaginare. Chissà se il regista del film, premiato a Cannes e poi sottoposto ad un grottesco provvedimento di ‘rieducazione’ artistica da parte del regime iraniano, avrà anche sentito una eco del viscontiano “Rocco e i suoi fratelli”, eco quasi inevitabile per lo spettatore italiano, soprattutto di fronte al racconto di una vera e propria epopea di trasformazioni sociali, colte però attraverso l’intreccio di relazioni familiari in cui quotidianità e drammaticità convivono fianco a fianco: più incline a toni ‘epici’ il racconto di Visconti, più con toni da commedia grottesca questo di Saeed Roustay.   Varrà la pena anche di specificare che il film precede l’ondata di proteste del movimento “Donna Vita Libertà” la cui breve stagione di speranza è stata seguita da una …

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Zontini G. (2024) DESTINI DELLA RIPETIZIONE – Economia della coazione a ripetere

In queste note vorrei proporre qualche considerazione sull’aspetto economico della coazione di ripetizione. Tale aspetto, infatti, è, a mio avviso, presente nel pensiero freudiano fin dall’inizio delle sue riflessioni sulla funzione del meccanismo della ripetizione all’interno dell’apparato psichico. Cercherò, poi, di introdurre qualche considerazione sulle forme attuali degli aspetti economici della coazione di ripetizione. Già nel 1914 Freud osserva come alcuni pazienti non siano in grado di ricordare rappresentazioni e affetti rimossi, nonostante gli sforzi dell’analista intesi a superare le resistenze e di conseguenza a sollevare la rimozione. Tali pazienti sono dunque costretti a ripetere in tutte le attività e relazioni della loro vita (inclusa la relazione di transfert con l’analista) atti, verbali e non, che sostituiscono il ricordo, determinando una coazione a ripetere che diviene, appunto, il loro modo di ricordare. Poco dopo, Freud (1915) ritorna sulla questione della ripetizione, più specificamente denominata, a questo punto della sua riflessione, come coazione di ripetizione, collegandola all’inerzia psichica, un aspetto peculiare e, come egli stesso afferma, altamente specializzato del funzionamento dell’apparato psichico. Il legame tra la …

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goisis

“Noi imperfetti -Quando pensiamo di non farcela” di Pietro Roberto Goisis – Recensione di Teresa Lorito

Enrico Damiani Editore, 2024 Dall’ideale dell’io all’io possibile Potremmo forse sintetizzare così il senso dell’ultimo lavoro, assai ricco e vasto, di Pietro Roberto Goisis. E, una volta tanto, al povero recensore vengono in aiuto, oltre la densità dello scritto, anche le immagini, che nel volume di Goisis non sembrano mera e vaga suggestione, bensì parte del significato. Succede infatti che nel retro della prima e dell’ultima di copertina si trovino due illustrazioni piuttosto interessanti. Attenzione! Piazzate nel retro di copertina le due figure non saltano agli occhi, vanno, in un certo senso, scoperte. Come dire, la conquista dell’imperfezione reclama le sue fatiche! Si tratta di due figure (una maschile e una femminile, ma l’attribuzione di genere potrebbe tradire un pregiudizio cognitivo) che si suppongono guardarsi negli occhi, ma per quel che ne sappiamo potrebbero anche avere gli occhi chiusi, o chiusi nella prima illustrazione e aperti nella seconda…Il braccio della figura con i capelli lunghi avvolge la spalla dell’altro recando tra le mani un ago da cui si diparte un filo di colore rosso nella …

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Cristina Saottini

“Buio in sala” 2024 – “Past Lives” – Commento di Cristina Saottini

Past Lives regia di Celine Song (2023) Past Lives è l’opera prima della drammaturga e regista Celine Song, coreana, naturalizzata canadese che vive a New York, come la protagonista del film che è ampiamente autobiografico. Film che è ora in concorso con due candidature al premio Oscar, fra qualche giorno vedremo i risultati    È un film delicato, tenero, quasi sognante, così apparentemente lineare nella sua struttura narrativa che lo scorrere delle azioni potrebbe, in fondo, essere riassunto in poche righe, nonostante i tre livelli temporali su cui è costruito. Ed è anche un film molto coreano, fatto di sguardi, di silenzi, di emozioni più alluse che esplicite. Questo non sorprende chi, come me, ama i drama coreani i K-drama, (per gli appassionati cito Mr. Sunshine o Crash landing on you) in cui anche nelle più appassionate storie d’amore non c’è quasi contatto fisico e la capacità di attendere, di sublimare, di rinunciare, porta dentro alla passione un sensuale distacco malinconico. Il tema della perdita e della nostalgia per l’unione perduta, che si cerca ma …

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Misericordia

“Buio in sala” 2024 – “Misericordia” – Commento di Anna Cordioli

Misericordia. È con questa parola -scritta sulla fiancata di un’auto- che si chiude il bellissimo e omonimo film di Emma Dante.   IL LUOGO DELLE ORIGINI “Misericordia” si apre con un uomo che prende a botte una donna incinta. Attorno non c’è nessuno che possa salvarla, solo una natura potente fatta di grotte arse e del mare che attende nuovi naufragi. Un attimo dopo sentiamo il pianto di un neonato, abbandonato in una nicchia della roccia. È orfano. Nessuno ce lo spiega ma lo sappiamo. È solo e nudo, gettato in questo mondo, senza alcuna tutela. Solo una pecora sente il suo pianto e cerca di soccorrerlo. Questa immagine sembra rappresentare una sorta di presepio monco, solo una pecora e il bambinello, un presepio degli orfani. È dunque questa l’origine, tragica, quasi mitologica, di Arturo, che rincontriamo, già grade, mentre corre accompagnato da gregge del pastore. Ci accorgiamo subito che Arturo è diverso agli altri bambini. Non solo perché è molto più vecchio di loro ma perché la sua mente è di gran lunga più …

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“Buio in Sala” – riprende la rassegna cinematografica invernale di Cinema e Psicoanalisi

Da giovedì 15 febbraio torna il ciclo invernale di Buio in sala, in collaborazione con la Fondazione Stensen.   Cinema Astra, Piazza Cesare Beccaria 9, Firenze (Tel. 340 4551859 – attivo negli orari di apertura del cinema). Scarica il Programma Giovedì 15 febbraio  ore 20.30 Il Caftano Blu di Maryam Touzani (Marocco 2022, 122’) – versione originale sott. ita con un commento di Irene Ruggiero (Centro Psicoanalitico di Bologna) A Salé, una delle più antiche città del Marocco, in una piccola bottega dove i caftani si fanno ancora a mano, si svolge, punto dopo punto, la storia d’amore dei tre protagonisti. Non si tratta tuttavia del solito triangolo. A un livello più profondo questo film sartoriale intesse e ricama con cura tre diverse forme di amore attraverso le quali ciascun personaggio si trasforma ed evolve emotivamente.   Giovedì 22 febbraio ore 20.30 Misericordia di Emma Dante (Italia 2023, 95’) con un commento di Anna Cordioli (Centro Veneto di Psicoanalisi) Misericordia è una danza che ruota fra abisso e salvezza. Arturo nasce nel più buio degrado e cresce girando su se stesso. Attorno a lui si raccoglierà …

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cura psicoanalitica

L’unità psiche-soma nella cura psicoanalitica di Maurizio Stangalino – Recensione di Maria Pappa

La vita, la morte, il divenire (FrancoAngeli ed., 2023) Il libro “L’unità psiche-soma nella cura psicoanalitica. La vita, la morte, il divenire”, di Maurizio Stangalino, ci offre una ricca e preziosa esplorazione psicoanalitica di problematiche che incontriamo sempre più frequentemente nella clinica contemporanea, sulle quali siamo chiamati a interrogarci, che rendono necessario un ampliamento delle nostre visioni teoriche e un’estensione delle nostre conoscenze ad altri ambiti, tra i quali quelli della fisica, della neurobiologia, della neurofisiologia, e delle neuroscienze. L’Autore parte da una riflessione e da una preoccupazione riguardanti la condizione di quei soggetti, spesso giovani, attraversati da una tendenza all’auto-annientamento, con un’estrema difficoltà a sentirsi vivi. “I pazienti a cui ci si riferisce sembrano avere affrontato, nelle loro iniziali esistenze, una circostanza acuta e protratta di non-vita psichica, nel senso di una assenza o insufficiente apporto di un essere umano (genitore o suo sostituto), in grado di alleviare l’angoscia primaria e di innescare una indispensabile scintilla vitale” (p. 17). Si fa largo l’ipotesi che laddove manchino indispensabili condizioni iniziali e si verifichino invece circostanze …

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