Stefano Calamandrei propone una lettura attuale e aggiornata del pensiero perverso, una modalità di pensiero un pò trascurata dalla psicoanalisi, soprattutto per la difficoltà di avere in analisi pazienti perversi che desiderino affrontare il loro malessere: «Ma questo “pensiero” è sempre stato presente nelle idee di Freud. Si potrebbe sostenere che alla fine la modalità perversa di affrontare la realtà abbia costretto Freud a modificare il suo impianto teorico aprendosi a prospettive più moderne, relative alla scissione dell’Io. Se cerchiamo di non demonizzare, separare, evitare o negare la realtà evidente del pensiero perverso, ci rendiamo conto che è molto utilizzato e molto frequente nella vita quotidiana, direi quasi onnipresente, e che si insinua, appunto un poco perversamente, in maniera inconsapevole all’interno di ogni nostra attività» (S. Calamandrei).
Ripercorrendo in modo chiaro e sintetico la letteratura psicoanalitica (S. Freud, J. Mc Dougal., M. Khan, J. Chasseguet Smirgel, H. Kohut, D. Meltzer, M. e E. Laufer) e soffermandosi su materiale clinico, Calamandrei sviluppa la sua premessa attraverso un discorso originale e coinvolgente che si snoda sulla pista indicata da Kohut: segui il piacere, da quello sessuale a quello che ci fa sostare, dimentichi del tempo, sui social.
Il relatore
Stefano Calamandrei è psichiatra e psicoanalista, Membro Ordinario SPI con Funzioni di Training, Socio del Centro Psicoanalitico di Firenze del quale è stato Segretario Scientifico.
È stato Responsabile del Pronto Soccorso psichiatrico, S.P.D.C., di Careggi-Oblate e ha diretto il “Villino Ponte di Mezzo”, una struttura riabilitativa per giovani psicotici.
Esperto di terapia gruppale, di adolescenti e di patologie gravi, è autore di numerosi articoli su riviste nazionali ed internazionali.
Ha pubblicato nel 2016 il libro L’identità Creativa. Psicoanalisi e Neuroscienze del pensiero simbolico e metaforico presso l’Editore Franco Angeli in Roma.
ISCRIZIONE SEMINARIO