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Le figure del vuoto – Patrizia Masoni

  a cura di L.Rinaldi e M.Stanzione venerdì 1 febbraio 2013 ore 18.00 Saletta ETS Editori, Piazza Carrara 16, Pisa “LE FIGURE DEL VUOTO” i sintomi della contemporaneità: anoressie, bulimie, depressioni e dintorni” a cura di Luigi Rinaldi e Maria Stanzione . Il Dott.Luigi Rinaldi con la pubblicazione degli atti di questo convegno continua una ricerca iniziata nel 1990 su “patologie gravi e modelli di comprensione” per confrontare le conoscenze raggiunte dagli psicoanalisti nella cura / presa in carico delle patologie più gravi sia nella stanza di analisi sia in contesti operativi psichiatrici; tale ricerca ebbe una prima pubblicazione nel testo “Quale psicoanalisi per le psicosi ?” (1997 ), vincitore del premio Gradiva –Lavarone come miglior testo di psicoanalisi pubblicato in quell’anno. Nel 2003 seguì “Stati caotici della mente”(a cura di Luigi Rinaldi) come ulteriore contributo della ricerca psicoanalitica sulle aree asimboliche della mente. In quasi tutte le relazioni del convegno “LE FIGURE DEL VUOTO” siamo convocati “in vivo” nella stanza di analisi ad osservare le molteplici declinazioni del vuoto, in particolare siamo introdotti nell’area …

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Le figure del vuoto – Paola Freer

a cura di L.Rinaldi e M.Stanzione venerdì 1 febbraio 2013 ore 18.00 Saletta ETS Editori, Piazza Carrara 16, Pisa Luigi Rinaldi e Maria Stanzione, curatori di questo affascinante volume che raccoglie ricchi ed eterogenei contributi, pongono la questione di come i mutamenti sociali e culturali che propongono nuovi ‘valori’ (produrre, consumare, dissipare) influiscano sulla clinica favorendo una fenomenologia ‘a-rappresentazionale’, caratteristica di patologie quali l’anoressia, la bulimia, le dipendenze, le depressioni. Viene posto l’interrogativo se patologie “monosintomatiche” possano essere pensate, come scrive Rinaldi, sotto forma di “metafore sociali di una mutazione antropologica”, determinata dal sovvertimento “dell’imperativo kantiano fondato sul dovere che è stato soppiantato dall’imperativo del diritto al godimento illimitato”, che attualmente sembra dominare e che, come sottolineato da Bauman nel libro “Consumo dunque sono” (2007), “si articola attraverso l’applicazione di tre regole: ‘godere qui e ora/in modo solitario e non al servizio del legame/vivere in un tempo punteggiato che si caratterizza più che per la continuità, per un frazionamento in monadi racchiuse in se stesse’”. Rossella Pozzi, nel suo contributo osserva come oggi “colpiscono le …

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