Hautmann G. (2007) Spunti di riflessione su alcuni aspetti del pensiero di Giovanni Hautmann
Che cosa fa, parafrasando Bion de “Gli elementi della psicoanalisi”, di un’esperienza, un’esperienza psicoanalitica? Domanda, questa, che potremmo riformulare anche scomponendola nei seguenti modi: Quali sono le condizioni specifiche per le quali l’esperienza psicoanalitica possa definirsi tale, e come tale costituirsi? E, dunque, in che consiste, in fondo, un’esperienza psicoanalitica? Ed ancora, in che modo di una simile esperienza può darsi comunicazione al di fuori di essa stessa? La tensione conoscitiva ed anche etica che da un lato sottende questo triplice piano di interrogativi ed a cui dall’altro il tentare di proporvi risposte impegna, è ciò che impronta di sé, mi pare, tutto il pensiero psicoanalitico di Giovanni Hautmann, per come esso si dispiega, nei suoi scritti, dalla fine degli anni ’60 – primi anni ’70, ad oggi; oltre ad animare il suo lavoro clinico, instancabilmente ed invidiabilmente appassionato, concepito come indissolubile dalla dimensione teorica. Seguire, di questa riflessione di Giovanni Hautmann, il filo nel suo progressivo estendersi ed approfondirsi, per come esso si è dipanato, dall’incontro ora coi pazienti – lungo l’oscillazione delle dimensioni …
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