Tutti gli articoli della categoria: Cultura e Società

Henri de Toulouse-Lautrec - Divan Japonais - Google Art Project-2

Sigmund Freud e la diva del Moulin Rouge

Nota a margine della mostra “Toulouse-Lautrec. Luci e ombre di Montmartre.” Palazzo Blu, Pisa, 16/12/2015-14/2/2016. Che Toulouse-Lautrec abbia frequentato e immortalato le più famose dive dei cabaret parigini di fine ‘800, è cosa risaputa, e questa bella mostra a Pisa rappresenta un’imperdibile occasione per immergersi in quel mondo. Che Sigmund Freud fosse un fan di una di loro, con cui stabilì un lungo rapporto di amicizia, è forse cosa meno nota, e ne parlerò brevemente più avanti. Il Conte Henri de Toulouse-Lautrec naque nel 1864 ad Albi, nel sud della Francia, da una famiglia di antica nobiltà, e per tradizione familiare ben altro sarebbe dovuto essere il suo destino. Bambino bellissimo nei primi anni di vita, Henri cominciò ben presto a mostrare i segni di una grave malattia genetica delle ossa che oltre a varie dolorose complicazioni, lo rese nell’aspetto simile ad un nano. La fragilità del suo corpo, sempre a rischio di fratture e conseguenti periodi di immobilità, lo costringeva a vivere come sotto una campana di vetro, isolandolo dai coetanei e precludendogli gli …

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Monsieur Lazhar, recensione di Cristina Saottini

Regia di Philippe Falardeau Canada 2012 Candidato all’Oscar come miglior film straniero. Quando il film è uscito, ho avuto qualche perplessità nell’accogliere la proposta di vedere una pellicola canadese che raccontava la storia di una classe elementare in cui si era suicidata l’insegnante. Quando si dice: il mio pregiudizio e superficialità! Con mia sorpresa ho trovato il film meraviglioso, contemporaneamente duro e delicato, drammatico e lieve, un cristallo che riflette una luce che illumina in molte direzioni, una scatola cinese che quando credi di averne aperta una ne trovi un’altra. La cornice del film è la storia che va dalla morte di Martine, l’insegnante che s’impicca in classe, alla scena toccante in cui in un abbraccio un padre ritrova una figlia perduta e una figlia un padre che non c’era. E dentro questa cornice c’è un quadro di grande ricchezza. Évelyne de la Chenelière che interpreta la parte della mamma di Alice ed è quindi ben presente sul set, ha scritto la piéce teatrale da cui è stato tratto il film diretto da Philippe Falardeau. …

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The Lesson, Recensione di V. Quattrocchi

  A conclusione dell’undicesima rassegna Cinema e Psicoanalisi, frutto della collaborazione tra il Centro Psicoanalitico di Firenze e Stensen Cinema, sono stata invitata a commentare il film THE LESSON, un film Bulgaro che uscirà in Italia nel 2016. La rassegna 2015 ha consentito di sviluppare il tema sulla scuola, BUIO IN AULA appunto. Prima di addentrarmi nella breve riflessione sul film desidero esprimere qualche considerazione sul tema scuola. Se il potere motivante dell’insegnare descritto da Massimo Recalcati lo porta ad ipotizzare una scuola-Telemaco che vede un’empatica collaborazione tra docente e discente, contrapposta alla scuola Edipo ed alla scuola Narciso, è importante collocare questa indicazione nella nostra storia più recente. Osservo da tempo che l’aver ucciso il principio di autorità avrebbe dovuto aprire la strada all’autorevolezza che ognuno dovrebbe costruirsi a sua misura ed a misura altrui, ma la morte del principio di autorità ha messo in evidenza che questa operazione non è facile anche se non impossibile e che il principio di autorità di allora altro non era che un habitus, uno scudo per proteggere …

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La psicoanalisi sfida l’Adolescenza – report a cura di Antonella Sessarego

26 Settembre 2015 C.P.F.  LA PSICOANALISI SFIDA L’AD0LESCENZA Centro psicoanalitico di Firenze E’ stata una bella e intensa mattinata di lavoro quella che si è svolta sabato 26 settembre nel Giardino d’Inverno di Montedomini, organizzata dal Centro Psicoanalitico di Firenze con la partecipazione di Anna Maria Nicolò, Diomira Petrelli e Rossella Vaccaro che hanno dialogato tra loro e con il pubblico. Si è parlato di adolescenza nella teoria e tecnica psicoanalitica e nella consultazione clinica.  L’interesse verso questo tema e la competenza delle relatrici hanno richiamato un pubblico numeroso e particolarmente attento. La mattinata è stata introdotta da Rossella Vaccaro, del Centro Psicoanalitico di Firenze, che con una bella e chiara esposizione ha subito richiamato l’attenzione sui principali snodi dell’adolescenza, argomento  di cui si parla molto e spesso anche con preoccupazione. Si parla di adolescenti inquieti e inquietanti e se il modo di essere adolescente oggi è cambiato molto, sono cambiati anche i contesti sociali e familiari.  C’è un’interazione tra un mondo che cambia e fa cambiare, e con il verso del cambiamento  comunque sempre orientato in …

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Un cuore che pensa. Recensione di Annalisa Da Pelo

Recensione di Annalisa Da Pelo Anne Alvarez afferma che è difficile trovare una metafora che possa esprimere appieno la quinta essenza della vita mentale: “C’è bisogno di un’immagine che esprima la capacità della mente di sentire significati multipli in ogni singola parola, un singolo pensiero, una singola esperienza, descrivendo come questi cambino di continuo”. Anne continua dicendo che le sembrano adeguate a questo scopo, più che le metafore architettoniche, le metafore musicali che con l’idea di ritmo, armonia e dissonanza, colgono meglio la complessità e la mobilità dei processi mentali. La sensazione che ho avuto leggendo questo libro è stata quella di entrare nella partitura dellospartito musicale della mente e del cuore dell’autrice, immergendomi nella sua “ iperattività e vitalità”. Sensibilissima teorica e clinica l’Alvarez mostra nel suo scritto la straordinaria capacità di riaccordare il suo strumento analitico allo strumento del paziente, di intonare con lui una possibile melodia condivisa con i toni, i ritmi e i tempi che la cassa di risonanza del paziente permettono. Con grande maestria A. passa da incarnare il ruolo …

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Per-le-donne-che-aiutano-le-donne

Per le donne donne che aiutano le donne. Recensione di Teresa Lorito

Si segnala, innanzitutto, il progetto grafico che non è puramente decorativo ma funzionale al progetto culturale, mentre i temi, i concetti, sono in ordine alfabetico come in un dizionario e il libro si fa così oggetto di consultazione che ogni operatore può tenere con sé. Un abbecedario come lo definisce la curatrice stessa nella sua bella introduzione. Una definizione piuttosto understatement. In realtà è molto di più di un abbecedario, è la forma scelta (come in poesia si può scegliere il sonetto o la canzone). L’ordine alfabetico è senz’altro un modo per facilitare la fruizione del libro, ma l’organizzazione per lemmi è, essa stessa, una presa di posizione, una scelta di argomenti, un punto di vista piuttosto preciso. Si nota, accanto ai lemmi, la presenza di schede che consentono una rapida consultazione di concetti complessi. Le schede sono un fiore all’occhiello del volume: colte, chiare ed esaustive. La semplicità con cui sono espressi concetti complessi, senza peraltro banalizzarli, è una piacevole sorpresa. Infatti, se a volte alla complessità degli argomenti corrispondono linguaggi densi e necessariamente …

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Recensione di Teresa Lorito a “Costruire l’adolescenza” di Pietro Roberto Goisis

Costruire l’adolescenza è un libro complesso e chiarissimo; un libro di clinica e di teoria; un libro che dimostra come la Psicoanalisi se coltivata, rinnovata e pensata nell’attualità sia sempre di più uno strumento terapeutico di grande efficacia. Il libro mi pare che nasca e cresca all’interno di un sentimento di amore che, come lo stesso Roberto Goisis dice nell’introduzione, colora la sua vita. “Senza l’amore non si nasce, non si sopravvive, non si cresce, non si diventa grandi e non ci si riproduce”. Anche il lavoro si fa con amore e passione “lavorare con amore e passione è per me non solo necessario, ma addirittura indispensabile”. Amore anche della conoscenza e del cambiamento che consente a Goisis di viaggiare fra le varie teorie e i vari approcci alla comprensione di quella fase dello sviluppo che chiamiamo adolescenza. Il libro è il racconto di questo viaggio che l’ha portato a costruire una sua teoria e una sua tecnica terapeutica. Le figure dei maestri – Senise, Zapparoli – sembrano essere il punto di partenza, ma tante …

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Mori libro

From Pregnancy to Motherhood

a cura G.Ferrara Mori (2015), recensione di Carla Busato Barbaglio Quando nel 2010 è uscito il libro di Gina Ferrara Mori “Un tempo per la maternità interiore”. Gli albori della relazione madre bambino, edito da Borla, l’ho definito un piccolo gioiello. Ora è uscito in Inghilterra con il titolo “From Pregnancy to Motherhood” Routledge editore. Il testo si inserisce all’interno della ricerca sempre più ricca e ampia anche per apporti di discipline diverse, che riguarda la relazione madre-bambino, bambino-ambiente fin dal suo concepimento. Questo testo ha la peculiarità di far vivere sia nell’esplorazione conoscitiva, che nell’esperienza emotiva, il viaggio complesso all’interno della costituzione della «maternità interiore», patrimonio della madre, che allo stesso tempo si consegna al nuovo nato e che, come nella scala musicale, è la chiave d’intonazione a tutto ciò che forma la vita del e attorno al bambino. E questo, il gruppo guidato da Gina Ferrara Mori, con competenza e raffinatezza, è riuscito a renderlo bene. «La ricerca, durata 6 anni», afferma la curatrice, «è stata progettata per l’esplorazione di quella “atmosfera materna” che …

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Processo creativo tra astrazione ed empatia: una mostra di Harvey- Regan a Pisa

The Erratics. Mostra di Darren Harvey-Regan alla Galleria Passaggi, Pisa, 18 aprile – 27 giugno 2015. Maria Grazia Vassallo Torrigiani Pietre, massi, blocchi di roccia solitari, impongono la loro immobile presenza nei lavori di Harvey-Regan in mostra a Pisa. Modellati dagli agenti atmosferici nello scorrere implacabile del tempo, o scolpiti dalla mano dell’artista, costituiscono una sorta di dato grezzo, la materia del mondo su cui l’artista opera una trasformazione in immagine attraverso scatti fotografici in bianco e nero. Dalla “cosa” alla sua rappresentazione, dall’oggetto nella sua rocciosa tridimensionalità all’astratta esistenza bidimensionale sulla pellicola; e da qui un ulteriore passaggio processuale: la creazione della fotografia come nuovo oggetto del mondo – la fotografia nel suo significato di entità materiale costituita dalla stampa su supporto cartaceo, la cornice, il vetro … Il focus della ricerca di Harvey-Regan interroga operazioni e processi trasformativi e creativi in grado di ampliare le possibilità di senso e significato. Afferma l’artista: “Penso che fotografare i materiali sia un modo per prendere in considerazione le modalità di creazione di significato […] È un …

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La famiglia Belier

Commento di Enza Quattrocchi   Paula Bélier ha sedici anni e da quando è al mondo, è interprete e voce per la sua famiglia. Agricoltori della Normandia, i Bélier, sono sordi come il secondogenito. Paula, la loro primogenita intende e parla, ed è il loro tramite con il mondo: il Sindaco, il medico, il veterinario, e i clienti che al mercato acquistano i formaggi prodotti dalla loro azienda. Paula, divisa tra lavoro e liceo, scopre proprio a scuola grazie a un corso di canto facoltativo di avere una voce possente “una pepita nella gola”. Sostenuta e incoraggiata dal maestro di musica, s’iscrive al concorso canoro indetto da Radio France a Parigi. Paula vive tormentati momenti e nel dilemma se restare con la sua famiglia verso la quale sente la responsabilità d’essere l’unica udente o seguire la sua vocazione, cerca in segreto un compromesso impossibile. Ma con un talento così grande e con una famiglia sufficientemente buona, il sogno può diventare realtà. Incontrare la famiglia Belier porta quasi in simultanea a ridere, sorridere, piangere. Di quattro, …

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