Tutti gli articoli della categoria: Cultura e Società

Immersioni a varia profondità

Andrea Marzi Commento a La stanza profonda. Romanzo di Vanni Santoni Laterza Solaris, Bari, 2017 . Sono molti i pensieri e gli stati d’animo che sorgono alla lettura di questo nuovo libro di Vanni Santoni. Ci sarebbero molte cose da dire anche sul piano strettamente letterario, ma ragioni di spazio e “di incarico” mi inducono a focalizzare l’attenzione su aspetti che generino qualche riflessione psicoanalitica. Ci sono due caratteristiche che mi hanno colpito subito: la prima riguarda la (ri)scoperta di una condizione ludico-immersiva ante litteram che emerge dai Giochi di Ruolo (GDR) a tavolino e che si espanderà esponenzialmente coi videogiochi, a testimonianza che immersione, personaggi fittizi, avatar e via dicendo non sono sorti dal nulla in Internet, bensì si radicano in esperienze precedenti e si trasformano acquisendo dimensioni via e via preponderanti nel tempo. Il videogioco (o condizioni simili che richiedano immersività in ambienti digitali) incrementa e macropantografa quindi caratteristiche già esistenti. Le facce concentrate sulla possibilità di tessere un mondo che possa esistere “nello spazio mentale condiviso” fa riflettere proprio sul continuum tra …

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IL PICCOLO REGNO

Wu Ming 4 Bompiani, Milano, 2016 “Quello che ci spaventa da bambini, ci spaventa per sempre” È la frase che compare alla fine della premessa de “Il piccolo regno”, libro di Wu Ming 4, uno dei membri del collettivo Wu Ming (fra i loro molti bellissimi titoli mi piace ricordare “Manituana” e “L’armata dei sonnambuli”). Quello che ci spaventa da bambini, ci spaventa per sempre, questo il cuore di un libro sorprendente, che potrebbe apparire ad un distratto letteratura per ragazzi, e forse in fondo lo è, come lo sono “L’isola di Arturo” o “Il Barone rampante” però. Storie universali, che cercano di cogliere il momento nel quale lo sguardo cambia, e le cose sembrano trasformarsi davanti ai nostri occhi (o forse siamo noi che le guardiamo per la prima volta, dopo averle a lungo viste senza potercene accorgere?). È un libro che apre numerosi piani di lettura. Io sceglierò quello del rapporto con il passato, con il “tempo che non passa” come lo chiamava Pontalis, che pare rincorrerci da sempre, da prima ancora che …

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Dove troverete un padre come il mio

Rossana Campo (2015)  Ed. Ponte Alle Grazie  Premio Strega Giovani 2016 Recensione a cura di Enza Quattrocchi  Leggendo il libro di Rossana Campo, mi sono resa conto ben presto che nasconde ben altro sotto le mentite spoglie di un libro autobiografico e che raccoglie le vicende di una famiglia con un padre “sballato e inaffidabile, sicuramente simpatico” Renato, (il suo nome è ripetuto infinite volte nel testo) e una madre, Concetta, bella, virtuosa, intelligente, il vero pilastro dell’incerta famiglia nel suo precario abituro. Accedevo alla lettura con una certa diffidenza per i romanzi autobiografici tout court. Eppure di narrazione è fatta la mia vita professionale, ma di altra narrazione dove il “qui e ora” si trasforma, al cospetto di un terzo, in un percorso di ricongiungimento dell’”ora con l’allora”, senza la pacificazione consolatoria del vogliamoci tutti, bene. Invece, leggendo “Dove troverete un altro padre come il mio”, mi sono piacevolmente imbattuta in qualcosa di simile. Più che di un racconto si tratta della riappropriazione di un’identità contrastata. Potrei parlare di padri e del loro ruolo …

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Come scegliersi lo psicoanalista

Giangaetano Bartolomei Editore Rosenberg & Sellier ( 1° edizione 2000, 2° edizione 2011 )   Psichiatra, psicologo, psicoanalista, psicoterapeuta: quali le differenze, quale la formazione, quale il loro modo di operare? A quali risultati deve portare un’analisi ben riuscita? Come fare a scegliere l’analista giusto per noi? Gli psicoanalisti presenti sul mercato hanno ricevuto formazioni anche molto diverse per impostazioni e serietà; inoltre, anche tra gli psicoanalisti con lo stesso curriculum formativo, le differenze personali sono così grandi da far sì che un analista adatto per un paziente possa risultare totalmente inadatto per un altro. Questa guida semplice e chiara è l’ABC di quello che ognuno dovrebbe sapere prima di iniziare un trattamento psicoanalitico: se riusciremo a fare la scelta giusta – ci assicura l’autore – lo psicoanalista potrà fare per noi quello che nessun altro potrebbe mai fare.   Leggi le recensioni del libro di G.Di Chiara (Riv.Psicoanalisi) e di G.Gorla (Setting).

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Recensione di G.Gorla di “Come scegliersi lo psicoanalista” di G.Bartolomei.

Gorla, G. (2001). Recensione del libro di Giangaetano Bartolomei (2000). Come scegliersi lo psicoanalista. Rosenberg & Sellier, Torino, che pubblichamo per gentile concessione della rivista Setting, 11: 145-147.   Come scegliersi lo psicoanalista è un breve saggio di Gian Gaetano Bartolomei, membro della Società Psicanalitica Italiana e docente all’Università di Pisa di Sociologia della conoscenza, recentemente pubblicato in una veste grafica curata e gradevole nella sua semplicità da Rosenberg & Sellier (Torino, 2000, pagine 142). Il libretto è stato “pensato e scritto” per coloro che, non sapendo nulla, o quasi, di psicoanalisi, avvertono il bisogno di un aiuto psicologico e che, spinti dall’urgenza della loro condizione di sofferenza a “fidarsi e ad affidarsi”, rischiano di perdersi nella babele delle offerte di intervento psicoterapeutico e di fare delle scelte sbagliate, che aggraveranno la situazione o che, nel migliore dei casi, faranno perdere loro tempo e denaro. Ma proprio per il fatto di porsi in modo chiaro e onesto dalla parte di chi è supposto non sapere e quindi di obbligarsi ad usare «un linguaggio semplice e …

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Recensione di G.Di Chiara di “Come scegliersi lo psicoanalista” di G.Bartolomei.

Di Chiara, G. (2001). Recensione del libro di Giangaetano Bartolomei (2000). Come scegliersi lo psicoanalista. Rosenberg & Sellier, Torino, che pubblichamo per gentile concessione della Riv. Psicoanalisi, 47:597-599.   Ho subito letto con interesse questo libro di Giangaetano Bartolomei per un motivo molto semplice : tanti anni fa, all’inizio del mio lavoro, la diffusione della informazione sulla psicoanalisi era assai poca e, il più delle volte, affidata a incerti e poco preparati divulgatori, che penetravano con le loro prospettive fantasiose, idealizzanti o denigranti, nella stanza dell’analisi, a fianco dei sistemi difensivi dei pazienti. La situazione è cambiata, certamente, nell’attuale epoca della diffusa chiacchera psi-psa, ma non in meglio: è aumentato a dismisura il volume degli scritti dedicati all’argomento, ma essi sprofondano, nella generalità dei casi, in un pantano di cattiva informazione su pratiche psicologico-psicoterapiche, che poco o nulla hanno a che fare con la psicoanalisi, che rimane così molto nominata e poco conosciuta. Che uno psicoanalista con, in più, una specifica competenza sociologica, metta mano a un libro di divulgazione e informazione sulla psicoanalisi è …

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Patrizia Bonanzinga: Spazi di Relazione.

Galleria Passaggi, Pisa, 8 Ottobre- 3 Dicembre 2016 Maria Grazia Vassallo   Bella, interessante e ricca di suggestioni la personale di Patrizia Bonanzinga, fotografa e instancabile viaggiatrice, i cui lavori hanno dato luogo a diverse esposizioni e pubblicazioni- anche internazionali- oltre ad essere presenti nelle collezioni della Galleria Nazionale e al MAXXI di Roma e di altre sedi pubbliche e private in Italia e all’estero. In mostra a Pisa una selezione di opere recenti, relative a tre distinti corpus di immagini che esplorano ciascuno luoghi differenti: il “sublime” naturale delle terre artiche (Groenlandia), gli spazi architettonici di antichi edifici eretti dai colonizzatori portoghesi in Mozambico (Nelle Mie Stanze), e contesti metropolitani contemporanei in America (The Big Data World). Bonanzinga si mette in relazione con questi spazi non con distacco documentaristico, bensì registrandone evocazioni, risonanze, interrogazioni, consegnandoci immagini animate da una complessità di trame emozionali e di senso che contengono molto più di ciò che mostrano, e sotterraneamente collegate da una riflessione sulla temporalità, e di conseguenza sulla memoria. “Io, fotografa, scatto principalmente con l’iPhone, come …

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Mad Men, recensione di Cecilia Ieri

http://eurostreaming.tv/mad-men/   Non sono un’appassionata di serie TV ma quando ho incontrato Mad Men non ho potuto evitare di guardarlo. Nella storia e nelle immagini c’era qualcosa. Quella che segue sarà una recensione necessariamente infedele, non sono un critico e la mia memoria, soprattutto inconscia, attingerà da alcune immagini-stimolo, residui nella mia mente, da usare come un gomitolo da srotolare per sviluppare dei pensieri. Quando ho pensato a qualcosa da recensire la prima cosa che mi è venuta in mente è stato Mad Men, una serie televisiva di qualità1 che mi è parsa seguita poco. La guardavo mentre si parlava molto di In Treatment mentre Mad Men rimaneva nell’ombra. Qualcosa nell’ombra e qualcosa che ha a che fare (anche) con le ombre. La psicoanalisi è un dialogo tra due persone oppure è qualcos’altro? Non è forse la presenza/assenza dell’analista, la sua particolare posizione – interna ed esterna – la precondizione necessaria che consente la messa in forma e il dispiegarsi di qualcosa che rimanda (anche) ad altro rispetto al qui e ora della relazione? Ho pensato …

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Copertina libro postmoderno-1

Post Moderno, un post da decifrare

Presentazione di Andrea Marzi Il libro affronta il tema del “postmoderno”: tema, già, ma soprattutto atmosfera che imbeve l’attualità, o la allaga, secondo alcuni, ma che comunque non può essere trascurata, e che non si costituisce come una corrente esclusiva dei nostri tempi, tutt’altro, ma che intesse con altri aspetti sociali, storici, psicologici e via dicendo, una corrispondenza “cross over”, che ingenera un’intensa dialettica e interrogativi molto importanti. Nel volume gli Autori hanno cercato di offrire la possibilità di una esposizione dialettica, soprattutto nei confronti dei giovani in via di formazione, curiosi di conoscere e approfondire un soggetto così rilevante. I vari contributi si sforzano di mostrare, nelle varie discipline prese in considerazione, come si declini l’approccio postmoderno a partire dal rifiuto di vari modelli di profondità, fra cui quelli freudiani di latente, manifesto e di rimozione, sostituendoli con modalità attinenti soprattutto alla superficie, come discorsi e giochi testuali. Cosa possa significare allora la predilezione per esempio per la pratica ubiquitaria del “pastiche”, o cosa significhi la sottolineatura delle varie “morti” che hanno preceduto e …

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Italian Psychology and Jewish Emigration Under Fascism: from Florence to Jerusalem and New York, di Patrizia Guarnieri

di Patrizia Guarnieri N.Y. Palgrave MacMillan, 2016 Il 1938 è l’anno delle leggi razziali a seguito delle quali tutti gli ebrei vennero esclusi dalle scuole e dalle Università. E’ anche l’anno in cui da Mondadori uscì un libro su La psicoanalisi, subito esaurito e poi pluristampato, che nell’International Journal of Psychoanlysis del ’39 Weiss volle recensire ed elogiare, mentre Musatti mai ne parlò. L’aveva scritto lo psicologo Enzo Bonaventura dell’ateneo di Firenze, il cui nome comparve subito negli elenchi degli “autori non graditi “ in Italia. Pochi mesi dopo Bonaventura ebbe un incarico alla Hebrew University, dove lo preferirono a Max Eitingon, raccomandato dallo stesso Freud. All’emigrazione degli psicologi ebrei dall’Italia è dedicato il libro Italian psychology and Jewish emigration under fascism (New York 2016), di Patrizia Guarnieri, professore di Storia Culturale dell’Età Contemporanea all’Università di Firenze. Un articolo recentemente uscito sulle pagine culturali di La Repubblica dedicate alla Giornata della memoria (27 Genn 2016),«Gli esuli. Renata e gli altri “cervelli” mai più tornati», riguarda un altro caso ricostruito nel libro, quella di Renata Calabresi, psicologa a Firenze e a Roma, poi emigrata a New York.

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