Tutti gli articoli della categoria: Cultura e Società

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Recensione di Rossella Vaccaro di “Tanta gioia nessun piacere”

E’ di questi giorni l’uscita in Italia del saggio scritto da Jennifer Senior, firma di spicco del New York Magazine, “Tanta gioia nessun piacere”, Ed. Rizzoli, settembre 2014 e pubblicato negli U.S.A. all’inizio dell’anno. Un articolo della stessa autrice, apparso su “La Repubblica” dello scorso 15 settembre, ne anticipava le premesse: “Chi è genitore non è più felice di chi non lo è: diversi studi mostrano i costi di mettere al mondo un bimbo. Quando le madri non si divertono, la dura arte di crescere un figlio”. Lo scopo del libro, scrive la giornalista, è quello di analizzare l’influenza esercitata dai figli sui genitori in ogni fase del loro sviluppo, identificando quali di essi siano universali e quali invece prodotto di questa epoca storica. Già nel 2008 la giornalista aveva scatenato un certo clamore come sempre accade quando si toccano tasti culturalmente e socialmente ad alta densità emotiva come, in questo caso, i possibili vissuti della maternità e della paternità. Con un articolo dal titolo “Why parents hate parenting”, “Perché i genitori odiano fare i …

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Marina di Stijn Coninx

Elisabetta Marchiori Con il cinema … “Alla ricerca della felicità: Marina” Dalla rassegna “Buio in sala. Il cinema incontra la psicoanalisi”, Firenze 2014. Il termine ‘cercare’ deriva dal greco kirkòs, cerchio, in riferimento al ‘girare’ per trovare qualcosa. I curatori della rassegna di Firenze ‘Buio in sala. Il cinema incontra la psicoanalisi”, Stefania Nicasi per il Centro Psicoanalitico di Firenze e Michele Crocchiola per la Stensen Cinema, ci hanno fatto trovare il film Marina (1913), del regista belga Stijn Coninx, che in Italia non ha avuto la distribuzione nelle sale che avrebbe meritato adeguata (è uscito in DVD). Marina è un film che s’intona perfettamente al tema ‘Alla ricerca della felicità’, che celebra il decimo anniversario di una rassegna dal titolo che sintetizza, con l’idea di ‘incontro’ il rapporto creativo che attualmente intercorre tra cinema e psicoanalisi. Superata la tendenza ad ‘interpretare i film, ci si predispone ad incontrarlo, accogliendo gli stimoli che ci offre e utilizzando immagini, storie, musiche come strumenti che facilitano l’esplorazione dei territori sconfinati della psiche. Il poeta Vinicio de Moraes …

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Recensione di Raffaella Tancredi a “Il bambino che non diceva nulla” di Laurent Danon Boileau

  Tradotto dalla seconda edizione uscita in Francia nel 2010 (la prima risale al 1995) il libro di Danon Boileau “Il bambino che non diceva nulla” è ora disponibile anche in italiano (ediz. Mimesis, 2014), curato da Alessia Tomaino e con una prefazione di Marco Mastella. L’Autore si presenta in questo testo come psicoanalista, linguista e romanziere, confessando la sua impossibilità a definirsi in un unico registro e paragonandosi a un rospo cui non si può chiedere di scegliere fra l’acqua e la terra ferma. Seguendo questa suggestione direi che L. Danon Boileau ci parla di habitat diversi in cui il suo pensiero, che affonda le radici nell’amore per il linguaggio, si sviluppa e fonda una prassi terapeutica originale per bambini con difficoltà linguistiche di varia natura. È possibile ritrovare nel suo lavoro anche gli echi di una psichiatria infantile come quella francese, fortemente ancorata a una prospettiva  psicoanalitica, e da sempre  interessata agli intrecci fra disturbi strumentali (disturbi del linguaggio, della motricità, deficit cognitivi) e psicopatologia. L’Autore si propone, infatti, di studiare il linguaggio …

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Presentazione di Gabriela Gabbriellini a “Il pensiero gruppale nel lavoro con il paziente, nella supervisione, nei servizi.”

  Questo mio  intervento  ripropone l’interrogarsi su come lavori il pensiero gruppale in diverse situazioni, su come si possa operare per fruire della generatività del gruppo di lavoro, facendo contemporaneamente fronte alle difficoltà insite  nel gruppo  stesso.   Un tema, quello del pensiero gruppale che è stato oggetto di due giornate di studio pisane da cui prenderò spunto per aprire i lavori di questa  mattina Il pensiero gruppale rimanda alla nascita del pensiero, a ciò che sta prima del pensiero sia nel paziente che nell’analista, alla funzione psicoanalitica della mente dell’analista che è capace di oscillare tra l’individuale e il gruppale Il punto che prende rilievo in questa visione è la concezione di una gruppalità primitiva . Wilfred Bion l’ha introdotta in ambito psicoanalitico come un costituente protomentale : in Esperienze nei gruppi afferma che il gruppo è essenziale per lo sviluppo della vita psichica dell’uomo e  in Memoria del futuro  illustra le molteplici parti della personalità mettendo in scena vari gruppi di persone che si incontrano e comunica l’idea di gruppo interno all’individuo , che …

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Edoardo Weiss a Trieste con Freud. “Le origini della Psicoanalisi Italiana.” Di Rita Corsa

Introduce Marina Breccia. Presentano Arrigo Stara e Giuseppe Zanda  venerdì 19 settembre 2014 ore 17.30 Palazzo Boileau, P.za Cavallotti, Facoltà di Lingue Pisa Presentazione di Marina Breccia Leggendo il libro di Rita Corsa ci si potrebbe domandare: “ E’ un libro storico o psicoanalitico?” Potrebbe sembrare banale rispondersi: “entrambe” se non ci si addentrasse nel pensiero dell’autrice. Rita Corsa infatti da psicoanalista e da amante della storia e della storia della psicoanalisi in particolare ha saputo leggere e scrivere la storia della psicoanalisi italiana a partire da Weiss da psicoanalista. Spezzando infatti la linearità storico-temporale, che se è pur vero che non caratterizza la storia è anche vero che troppo spesso così viene trasmessa, ha creato dei vertici a partire dai punti di rottura equivalenti a focus di ipotetiche figure geometriche coniche con basi estendibili variamente a seconda del campo di osservazione perlustrato . Passando così metaforicamente dalla linearità della geometria piana alla corposità di una geometria solida il lettore assiste ad un susseguirsi di foci che alternandosi nella lettura illuminano retrospettivamente lembi di storia, …

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“Idillio con cagnolino” di Alba Donati

Recensione e intervista di Rossella Vaccaro Le donne che scrivono.  Introduzione. Si legge per pensare, sosteneva Vittorio Alfieri, oppure, come scriveva Italo Calvino, per “affrontare qualcosa che sta proprio cominciando a esistere”. Si legge per rubare tempo al dovere di vivere, ci dice Daniel Pennac, per legittima difesa, parafrasando Woody Allen. Quando i libri diventano una parte importante della propria vita, la lettura prende la forma di una sorta di doppio della propria esistenza. Il libro che si sta leggendo, che sia un romanzo, un saggio o un libro di poesia, diventa una sorta di altro fisicamente assente ma silenziosamente presente nella nostra mente durante lo svolgersi dell’ordinario quotidiano. Per chi scrive, ancora di più: “Quando si scrive si fa una cosa di cui gli altri non sanno niente, e non se ne può parlare, si torna di continuo al proprio mondo segreto per poi fare cose diverse nella vita normale” (Alice Munro, Nobel per la letteratura 2013). Qualcosa d’intenso e assolutamente privato allo stesso tempo. Possiamo leggere perché molti amano scrivere e questo perché la …

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La notte – commento di Andrea Marzi

Una delle pietre miliari del cinema d’autore. Una crisi interiore, relazionale ed esistenziale. In questo momento non ho pensieri. Ma ne sto aspettando uno. Lidia      TRAMA  Giovanni, scrittore di successo, e la moglie Lidia  visitano in clinica Tommaso  un caro amico gravemente malato, quindi partecipano al ricevimento di presentazione del nuovo libro. Lidia se ne va presto e vagabonda senza meta  per la città fino fino all’estrema periferia. Alla sera, per rompere la monotonia, si recano in un night club, ma poi scontenti si spostano fuori città, accettando l’invito ad una festa nella grande villa dell’industriale Gherardini; quest’ultimo ha intenzione di assumere Giovanni proponendogli varie mansioni. Tra la folla del party, Lidia rimane chiusa nel suo disagio esistenziale, apprende che Tommaso è morto. e infine accetta le avances di uno sconosciuto rifiutando però di avere un rapporto sessuale. Giovanni invece rimane affascinato da Valentina, la ventiduenne figlia del padrone di casa, che in mezzo ai festeggiamenti se ne sta in disparte a leggere.  In seguito ad un temporale che ha interrotto il ricevimento, …

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Pontormo e Rosso Fiorentino. Commento di M. G. Vassallo

Divergenti vie della “maniera”. 8 Marzo – 20 Luglio 2014, Palazzo Strozzi, Firenze. Una psicoanalista in visita alla mostra – Commento di Maria Grazia Vassallo La Visitazione di Carmignano, dipinta dal Pontormo intorno al 1528 e oggetto di una “rivisitazione” in slow motion nel 1995, da parte del videoartista americano Bill Viola, è forse non  caso l’immagine-manifesto di questa mostra fiorentina. Pontormo e Rosso furono definiti dal Vasari come i pittori della “maniera moderna”, in quanto introdussero ardite innovazioni compositive e cromatiche nei consolidati canoni artistici del primo ’500. Il video di Bill Viola, ispirato al dipinto del Pontormo, non solo è espressione di un dialogo creativo tra passato e presente, ma è anche testimonianza dell’incessante aprirsi dell’arte al nuovo, là dove Viola mostra di riuscire ad utilizzare le “moderne” tecnologie dell’immagine con risultati espressivi di intensa poeticità. Rosso e Pontormo, nati entrambi nel 1494 in Toscana, a pochi chilometri l’uno dall’altro, si incontrarono come giovani allievi nella bottega di Andrea del Sarto. Stanza dopo stanza, l’affascinante percorso della mostra si sviluppa accostando e confrontando le …

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“Narciso e gli altri” a cura di Marina Breccia, recensione di Ilaria Sarmiento

3 maggio 2014, Palazzo Reale, Lungarno Pacinotti, Pisa | ore 10 – 12.30 Introduce: Dario Matteoni, Direttore dei Musei Nazionali di Pisa Presentano:  Benedetta degli Innocenti, Psicoanalista SPI, Segretaria Scientifica del Centro Psicoanalitico Fiorentino Serena Mirto, Filologa Classica, Professore associato Università di Pisa Recensione di Ilaria Sarmiento Quella attuale sembra essere l’era del narcisismo, un’epoca in cui selfie, blog e social network permettono di ritagliare l’immagine su misura del proprio ideale, nella quale specchiare solo le parti di sé che si desidera mostrare agli altri e, forse, anche a se stessi. E’ pertanto impossibile non interrogarsi su questo tema attraverso le domande e le riflessioni stimolate dal volume curato da Marina Breccia, Narciso e gli Altri (ed. Alpes), recentemente comparso sugli scaffali delle librerie dedicati alla psicoanalisi. Un libro che guida i lettori attraverso un lungo e appassionante viaggio a partire dalle origini del mito. La prima parte, Intorno al mito, illumina da differenti angolazioni il mito di Narciso. Giulia Poggi racconta la commedia mitologica Eco y Narciso di Calderon de la Barca, e offre …

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Father and Son – Commento di Rossella Vaccaro

Un film sul rapporto genitori-figli. Da giovedì 17 aprile il film giapponese che ha commosso Cannes FATHER AND SON narra la vicenda di Ryota Nonomiya, uomo ricco ed egoista, che un giorno riceve una telefonata dall’ospedale in cui gli viene rivelato di non essere il padre biologico di suo figlio, un bambino di sei anni. Infatti, al momento della nascita il piccolo è stato scambiato nella culla con il figlio di un’altra coppia. Ryota e sua moglie Midori, sconvolti dalla notizia, si troveranno di fronte a una difficile scelta: riprendersi il figlio biologico o continuare ad allevare il bambino che hanno cresciuto finora. Il regista giapponese proietta l’eterna favola del figlio scambiato in un paese lontanissimo dal nostro per educazione, cultura, senso del decoro e delle regole sociali. Ma proprio per questo capace di svelare i sentimenti più segreti, scavando sotto le apparenze, con una tenacia e insieme una dolcezza che cercheremmo invano in un film americano o europeo. Commento di Rossella Vaccaro Mentre sui quotidiani leggiamo i recenti ed inquietanti fatti di cronaca sullo scambio …

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