Autore: Segreteria

Gradiva 2022

Vincitore Premio Gradiva 2022 “Body as Psychoanalytic Object: Clinical Applications from Winnicott to Bion and Beyond” a cura di C. Harrang, D. Tillotson e N.C. Winters

  Il libro “Body as Psychoanalytic Object: Clinical Applications from Winnicott to Bion and Beyond”, in cui è presente anche un articolo di Andrea Marzi, “The Body Vanishes? Preliminary Thoughts on Bodily Experience and the Identity of the Analyst in Remote Analysis”, socio del CPF, ha vinto per il premio Gradiva 2022, nella categoria Best Edited Book.

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Cpf programma scientifico

I sabati del CPF – “CORPO, MEMORIA E RIPETIZIONE” – Ciclo di Seminari Aperti con ECM

    Che cosa sappiamo del corpo?Che è il primo luogo del selvaggio. L’irriducibile. (Laura Pugno) Il corpo, le sue memorie segrete, le forme della ripetizione. Ci sonoevidentemente più letture possibili, a seconda della lente teorica cheadottiamo. Ma tutte incentrate sull’origine, sul corpo come depositario delleforme arcaiche delle prime ripetizioni, dei primi scambi madre-bambino.Memorie irriducibili, prive di parola, e tentativi costanti di dare una forma aciò che esiste da sempre. È in questa oscillazione continua fra ripetizione epossibilità di trasformazione che la vita stessa si genera. INTERVENGONO:Paolo Cotrufo e Sandra MaestroIrene Ruggiero e Raffaella TancrediAnna Ferruta e Benedetta Guerrini Degl’InnocentiTiziana Bastianini e Mario Rossi MontiRonny Jaffé e Gregorio HautmannMaurizio Balsamo e Marina Breccia   Programma Sabato 21 gennaio 9.30-13.30 | Paolo Cotrufo, Sandra Maestro, chair Chiara Matteini Sabato 15 aprile 9.30-13.30 | Irene Ruggiero, Raffaella Tancredi, chair Enza Quattrocchi Sabato 20 maggio 9.30-13.30 | Anna Ferruta, Benedetta Guerrini Degl’Innocenti, chair Silvia Bitossi Sabato 30 settembre 9.30-13.30 | Tiziana Bastianini, Mario Rossi Monti, chair Stefania Nicasi Sabato 28 ottobre 9.30-13.30 | Ronny Jaffé, Gregorio Hautmann, chair Antonella Sessarego Sabato 11 novembre 9.30-13.30 | Maurizio Balsamo, Marina Breccia, chair Chiara Matteini Come Partecipare A partire dal 20.01.2023, agli iscritti, verranno inviati per email il link ZOOM per partecipare e …

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Il sé dinamico in psicoanalisi

IL Sé DINAMICO IN PSICOANALISI. FONDAMENTI NEUROSCIENTIFICI E CLINICA PSICOANALITICA. Recensione di Elisabetta Bellagamba

Di Rosa Spagnolo e Georg Northoff (FrancoAngeli, 2022) Quale è la base del Sé? Il Sé è multiplo o unitario? Quali sono le dimensioni e gli aspetti del Sé? Qual’ è lo sviluppo del Sé? Queste sono alcune delle domande che gli autori si pongono e le cui risposte si sviluppano nel corso del libro in un pensiero che abbraccia varie prospettive integrate tra loro in modo dinamico e armonico.  La base del loro pensiero è che il Sé può essere descritto nella sua struttura spazio-temporale, in quanto sentirsi un soggetto implica un essere radicato nel qui e ora in un determinato spazio: un esserci in quel preciso momento e un esserci in uno specifico spazio, percependo una continuità nella propria linea del tempo. Il Sé nella sua prospettiva temporale, in cui passato, presente e futuro si abbracciano, è caratterizzato da una “durata estesa” nel tempo (p.16) comportando che il passato è nel presente e imprime sul futuro; ciò permette di tenere insieme le varie temporalità che sono strettamente intrecciate alle funzioni motorie, sensoriali, affettive …

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Cpf programma scientifico

Corpo, memoria, ripetizione – Programma scientifico 2023

Here is a body, Ecco un corpo, potremmo pensare a questa icastica espressione di Winnicott, che segnala nel corpo l’origine. Tutto inizia con un corpo. Psiche è corporea, di ciò non sa nulla, così nel 2010 Françoise Coblence, parafrasava l’enigmatico appunto freudiano, che costituisce di fatto il generatore dell’ultimo tempo della teoria psicoanalitica. Evidenza di un incrocio, quello fra psiche e soma, fra soma e corpo erogeno, radice originaria dell’esperienza di essere umani. Sul corpo, sulle sue misteriose iscrizioni, sulle memorie e sui processi di ripetizione del corpo e nel corpo, la teoria analitica ha iniziato la sua   avventura e non cessa di interrogarsi. Dal principio del viaggio, dal corpo isterico, un corpo erogeno con un sintomo in cerca di simbolizzazione, alle riflessioni su un soma originario, che rimanda all’altro grande campo di ricerca sul biologico, sulle memorie corporee, sull’attualità del trauma. Fra questi due poli, fra il soma e il corpo, si situano differenti possibilità di espressione, di identificazione, di esperienza. Psiche, come nota Green, è l’effetto di una relazione fra due corpi, …

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L ‘ARMINUTA (2021) di Giuseppe Bonito. Recensione di Vincenza Quattrocchi

Buio in sala: Rassegna Amore e Psiche 25/7/022 Fondazione Stensen e SPI Centro Psicoanalitico di Firenze   Il film, tratto da un gioiello di letteratura contemporanea, mi fa citare con F. De Andrè:  “Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.”           Una commozione asciutta accompagna il lettore e lo spettatore, dall’inizio alla fine.  Quanto scrivo, risente inevitabilmente sia della lettura del libro, che della visione del film. In mezzo al degrado, alla povertà irreversibile, alla mancanza d’istruzione, spuntano i fiori di rara bellezza. Certamente lo sono, Adriana e L’Io narrante, l’Arminuta, due sorelle, “arminuta”, l’una per l’altra, un regalo inaspettato che si trasforma in un sodalizio esondante sulle disattese responsabilità genitoriali. Prevarica e traccia un percorso in cui la vita tra pari, si sostituisce alla carente guida degli adulti. Soffrono, si divertono e crescono insieme. “ Ma, la tua mamma, dove’ è?”  Alla domanda di Adriana, A. risponde.: “Ne ho due, una, è la tua.”  Sorelle: Coccia e piedi, nei momenti davvero tristi, coccia e coccia, quando gli incubi notturni di A., sono una richiesta …

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Nostalgia (2022) di Mario Martone. Recensione di Stefania Nicasi

Buio in sala: Rassegna Amore e Psiche 11/7/022Fondazione Stensen e SPI Centro Psicoanalitico di FirenzeNostalgia è un film complesso, come complessa è Napoli, cresciuta sulle catacombe,e complesso è il rione Sanità, intreccio di vita e di morte, brutture e bellezza,oscurità e luce, compassione e crudeltà. Offre lo spunto per tanti discorsi, dallasociologia all’antropologia alle neuroscienze che studiano il funzionamento dellamemoria. Io sceglierò un tema, la nostalgia appunto, e sosterrò una tesi forte sullascorta della psicoanalisi. La tesi è la seguente: la nostalgia è una trappolapotenzialmente mortale.Guidato dalla nostalgia, il protagonista torna nel luogo/tempo delle origini dal qualesi era bruscamente separato emigrando in Africa. Vuole ricomporre l’identitàspezzata, riunire la vita, tornare là da dove era partito riannodando il filo.Inizialmente è l’idea di rivedere la madre e prendersene cura, ma poi,impercettibilmente quanto inesorabilmente, il progetto si allarga e la nostalgiadiventa, come dice Martone, non un rimpianto ma un labirinto: un labirinto doveperdersi significa conoscere e conoscere significa ritrovare 1 .Arrivato a Napoli, in albergo, Felice si toglie l’orologio e lo chiude in cassaforte.Simbolicamente, mette via il tempo …

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La guida alla teoria polivagale. Il potere trasformativo della sensazione di sicurezza. Recensione di Elisabetta Bellagamba

Stephen W. Porges (Giovanni Fioriti Editore 2018) Il libro si struttura come un’intervista che descrive, con un linguaggio accessibile e privo di tecnicismi, le caratteristiche peculiari della teoria polivagale, mettendo in evidenza il ruolo della sensazione di sicurezza. Infatti, secondo tale prospettiva un deficit nella sensazione di sicurezza è una caratteristica biocomportamentale che porta alla malattia fisica e mentale. Porges ritiene che la regolazione del sistema nervoso autonomo funzioni come “una piattaforma neurale su cui diverse classi di comportamento adattivo” (p 4) si esprimono in modo efficiente. L’evoluzione è un principio organizzatore che mostra quei circuiti neurali che hanno promosso sia il comportamento sociale che due classi difensive, come la mobilizzazione, associata all’attacco-fuga, e l’immobilizzazione, associata, invece, al fingersi morto e al nascondersi. Quest’ultima, spesso, è associata, negli esseri umani, alla dissociazione. Il circuito connesso al comportamento sociale, filogeneticamente più recente, è definibile attraverso la connessione faccia-cuore in quanto la regolazione dei muscoli striati della faccia e della testa sono neurofisiologicamente associati alla regolazione neurale del cuore. Dal nome della stessa teoria, la ricerca di …

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