Autore: Ilaria sarmiento
Intervista a Giovanni Hautmann di Paolo Meucci
JR: La Ferita, 19 Marzo-22 Agosto 2021, Palazzo Strozzi, Firenze
di Maria Grazia Vassallo Commentando mesi fa la retrospettiva di Hopper alla Fondazione Beyler di Basilea, osservavo quanto l’atmosfera emotiva che impregna i suoi lavori risultasse, in quell’occasione, particolarmente risonante con la perturbante esperienza di straniamento che avevamo tutti vissuto nei mesi del lockdown, nella desolata solitudine delle nostre città deserte (vedi commento E. Hopper a Basilea). E comunque, con l’estate ormai alle porte, allora sembrava potessimo lasciarci alle spalle minacce e pericoli, e dopo la paralisi di quel faticoso e drammatico periodo potessimo tornare a vivere la vita di ‘prima’, rianimando di vitalità il mondo fuori e dentro di noi. Sappiamo bene come è andata e quanto questa speranza sia rapidamente andata delusa, precipitandoci nuovamente in una condizione di ancora più profonda e intollerabile angoscia e frustrazione. La cosidetta “ Pandemic Fatigue” – con il suo carico di disturbi d’ansia, depressione, insonnia, irritabilità, rabbia – è andata emergendo a poco a poco come ulteriore conseguenza psicologica del momento che stiamo attraversando, dove all’angoscia per le vittime, al timore dei contagi, alla preoccupazione per le …
Leggi tuttoSul masochismo. L’enigma della psicoanalisti. Riflessioni nella teoria, nella clinica e nell’arte. Recensione di Paola Freer
Si tratta di un volume molto ricco, che contiene un’ampia ed esaustiva riflessione sul masochismo a partire dalla concezione di Freud. Alla dettagliata esposizione della teoria freudiana sul masochismo segue una disamina della letteratura psicoanalitica veramente approfondita, con ampi richiami alla filosofia e riferimenti alle euroscienze. Il filone teorico principale preso in considerazione nel libro ha come autori di riferimento Freud, Laplanche e Lacan. Seguono a questa parte teorica un’ampia sezione dedicata alla clinica del masochismo e una sezione ricca di affascinanti incursioni nell’arte, in particolare la letteratura ma soprattutto il cinema, una forma artistica molto cara all’autrice. Infine c’è una sezione intitolata “Dal soggetto alla cultura”, che tratta del rapporto del masochismo col lavoro della cultura, il Kulturarbeit freudiano, fondato sulla rinuncia pulsionale, sulla sublimazione e sul masochismo. Nonostante la complessità e l’oscurità enigmatica dei concetti trattati, questo non risulta un testo ermetico, una qualità che rientra nello stile dell’autrice. Sul masochismo fa parte di una trilogia che comprende un testo sulla sublimazione, pubblicato nel 2015, un testo sulla pulsione di morte, del 2016, …
Leggi tuttoIl secondo colpo.Transiti, riprese e incompiuti nel lavoro analitico
Sabato 5 giugno Seminario online 9 -13.30 Maurizio Balsamo Stefano Bolognini Chair Marina Breccia Introduce Chiara Matteini Iscrizione locandina 5giugno21
Leggi tuttoVideo del Museo Freud di Londra: “Cos’è la psicoanalisi?”
What is Psychoanalysis? Part 1: Is it Weird? What is Psychoanalysis? Part 2: Sexuality What is Psychoanalysis? Part 3: The Oedipus Complex What is Psychoanalysis? Part 4: The Ego, the Id and the Superego
Leggi tuttoGiovanni Hautmann e la passione del pensiero, di Matilde Vigneri
Giovanni Hautmann e la passione del pensiero, di Stefano Bolognini
Il sogno nella psicoanalisi freudiana, di Maria Grazia Vassallo
Giovanni Hautmann e la passione del pensiero. Recensione a cura di Ilaria Sarmiento
In uscita la traduzione inglese. Il libro “Giovanni Hautmann e la passione del pensiero”, nasce da una giornata di studio in suo ricordo e contiene i contribuiti che Gabriela Gabbriellini, Arianna Luperini e Simona Nissim hanno curato e coordinato. Hautmann, nel suo articolo “Il mio debito con Bion”, sottolinea come Bion non cercasse interpreti “fedeli” del suo pensiero, ma desiderasse stimolare pensieri psicoanalitici. Mi sembra che sia lo stesso effetto che ottiene questo libro: stimolare i pensieri. Questo si collega al punto centrale che, come sottolineato da Hautmann stesso, riguarda l’aspetto creativo della psicoanalisi e del pensiero psicoanalitico. Come Bion, infatti, anche Hautmann considera la relazione analitica non più come un portare a galla il rimosso, ma un creare dei funzionamenti mentali dove prima erano assenti, creare nuove rappresentazioni mentali, nuovi pensieri. Ad Hautmann si devono l’idea di una visione gruppale della mente, l’idea della nascita della soggettivazione attraverso la formazione di una pellicola di pensiero, che si forma quando gli elementi Beta si trasformano in Alpha, nonché l’idea di splitting cognitivo primario, nel …
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