Autore: redazione

winnicott Caldwell 2017 le opere di Winnicott come cornice della ricerca futura

Caldwell L. (2017). Le Opere di Winnicott. Una cornice per la ricerca futura.

Testo della relazione presentata al convegno “Integrazione e spazio clinico: Winnicott oggi”.  Prato 23 settembre 2017, che pubblichiamo per gentile concessione dell’Autrice. Per prima cosa voglio portare la vostra attenzione alle introduzioni di Marco Armellini, Vincenzo Bonaminio, Paolo Fabozzi e Anna Ferruta e dare il giusto rilievo ai loro indispensabili contributi. Essi offrono un panorama approfondito degli studi winnicottiani odierni, che illumina considerevolmente l’intero progetto delle Opere. Essi hanno letto e riletto accuratamente Winnicott  e lo hanno fatto con una mente aperta,  e i loro saggi testimoniano non solo della loro erudizione, ma mostrano anche come tutti noi (compreso lo stesso Winnicott) dipendono dal lavoro degli altri per sviluppare la nostra pratica clinica, e la nostra capacità di essere nel mondo, sia nella stanza di consultazione che al di fuori di essa. Gli autori delle introduzioni ai volumi delle Opere ci hanno dato quello ch costituisce un 13° volume, un filo che ci guida nella globalità dei testi di Winnicott riuniti nelle Opere. Ci portano dentro i testi, sia conosciuti che sconosciuti, con una rinnovata curiosità, e per …

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Bonaminio 2017 Convegno winnicott la follia della madre come fattore egoalieno

Bonaminio V. (2017) La pazzia della madre che appare nel materiale clinico come fattore ego-alieno

Testo della relazione presentata al convegno “Integrazione e spazio clinico: Winnicott oggi”.  Prato 23 settembre 2017, che pubblichiamo per gentile concessione dell’Autore. Così esordisce Winnicott : “In un mio recente caso l’improvvisa intrusione di materiale «estraneo» dovette essere notata, capita e interpretata.” Si noti subito per intanto il significato epistemologico, oltre che tecnico, della sequenza “notare, capire, interpretare” La velocità con cui Winnicott, in modo fulmineo, condensa i processi conoscitivi (epistemologici)  dell’analista che transitano dentro di lui fino all’interpretazione per raggiungere il paziente, riassume, per me in modo. Mirabile, l’essenza del processo psicoanalitico osservato dal vertice dell’epistemologia del caso. Aggiungerei a queste riflessioni quella sull’insistenza sul verbo non optativo, ma “imperativo” dovette che ci dice molto, a mio avviso, del “compito e della responsabilità dell’analista di fronte al paziente. “Il paziente era un bambino di sei anni che mi fu inviato perché non riusciva a usare la sua brillante intelligenza e invece mordeva fino a romperli i guanti, il cappotto, la cravatta e il maglione e defecava solo in un vaso vicino a quello dei genitori. Inoltre esigeva …

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Armellini M. (2017). Squiggles, il cantiere dell’integrazione.

Testo della relazione presentata al convegno “Integrazione e spazio clinico: Winnicott oggi”.  Prato 23 settembre 2017, che pubblichiamo per gentile concessione dell’Autore.   Quella che vi presento è un’esplorazione personale di “Consultazioni Terapeutiche nella psichiatria infantile”, uno dei tre grandi progetti che Winnicott concluse con un lavoro intensissimo nei ventisei mesi che separarono la prima manifestazione della malattia cardiaca, nel travagliato viaggio a New York, dalla morte: CT, The Piggle, Gioco e realtà. Sono libri che sono nati sempre da un lavoro fortemente dialogico con le persone che egli scelse come interlocutori, in particolare Masud Khan, o Ishak Ramzy per ‘Piggle’. Personalmente, il mio contributo nasce dal dialogo ormai più trentennale con alcune persone a cui devo l’incontro con Winnicott, prima di tutto ovviamente ad Andreas Giannakoulas, che ha dato un grande contributo indiretto anche al progetto CW, e ovviamente, a Vincenzo e a Paolo, con relazioni generazionali diverse.     La Consultazione Terapeutica L’impegno di Winnicott, come medico e come psicoterapeuta, può essere sintetizzato così: una ricerca di come dare il massimo aiuto nel minor tempo e …

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Sul malessere contemporaneo

Riflessioni psicoanalitiche Centro Psicoanalitico di Firenze Scuola di Psicologia La Scuola di Psicololiga in collaborazione con il Centro Psicoanalitico di Firenze, sezione Toscana della Società Psicoanalitica Italiana, organizza 5 seminari nell’anno accademico 2017-2018, rivolti agli studenti ma aperti anche alla città di Firenze. Per ogni seminario si partirà dalla rilettura di un testo classico sull’argomento, rivisitandolo alla luce della nostra contemporaneità. Programma Venerdì20 ottobre (ore 9-11): ” Incontrare l’estraneo (B. Walenfels. Fenomenologia dell’estraneo. Cortina, 2008) Conduce e introduce: Rosapia Lauro Grotto Intervengono Vincenza Quattrocchi e Adriana Ramacciotti Venerdì 17 novembre (ore 9-11): ” Le relazioni pericolose” (S. Filippini. Relazioni perverse, la violenza nella coppia. Angeli, 2005) Conduce ed introduce: Franca Tani Intervengono Benedetta Guerrini Degli Innocenti e Maria Ponsi Lunedì 27 novembre (ore 11-13): ” La stagione anacronistica: il tempo dell’infans” (J. B. Pontalis. Questo tempo che non passa. Borla, 1999) Conduce e introduce: Cecilia Ieri Intervengono Stefania Nicasi e Rossella Vaccaro Mercoledì 11 Aprile (ore 14.00-16.00) : “Nuovi rifugi della mente e del corpo” (J. Steiner. I rifugi della mente. Bollati-Boringhieri, 1996) Conducono e introducono: Giuseppe …

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laggiu nel profondo

Laggiù nel profondo: recensione di M. G. Vassallo Torrigiani 🗓

A. Marzi e F. Ricci, Laggiù nel profondo. Mondo letterario e mondo psicoanalitico in Lehane, McCarthy, Schintzler, Serrano, Tobino, Nuova Immagine Editrice, Siena, 2017. “Probabilmente, noi e lui, attingiamo alle stesse fonti, lavoriamo sopra lo stesso oggetto, ciascuno di noi con un metodo diverso, e la coincidenza dei risultati sembra costituire la garanzia che abbiamo entrambi lavorato in modo corretto” (S. Freud, 1906, p.333). Così scriveva Freud nella Gradiva, esprimendo la sua ammirazione nei confronti di poeti e scrittori e riconoscendo loro la straordinaria capacità di aver intuito l’esistenza dell’inconscio, in qualche modo scoprendolo prima della psicoanalisi. Riteneva che essi, rivolgendo l’attenzione alla propria interiorità, attraverso le loro opere erano riusciti a dare forma espressiva alla dimensione inconscia dell’esperienza, senza aver avuto bisogno di conoscerne le “leggi” che “si trovano contenute nelle [loro] opere”; mentre invece lo psicoanalista dovrà faticosamente, con studio e applicazione, rintracciare “queste leggi analizzando le [loro] opere poetiche, così come le ricaviamo dai casi di malattia reale”. Freud, e tutta una tradizionale metodologia di analisi letteraria che a lui si richiama, …

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Immersioni a varia profondità

Andrea Marzi Commento a La stanza profonda. Romanzo di Vanni Santoni Laterza Solaris, Bari, 2017 . Sono molti i pensieri e gli stati d’animo che sorgono alla lettura di questo nuovo libro di Vanni Santoni. Ci sarebbero molte cose da dire anche sul piano strettamente letterario, ma ragioni di spazio e “di incarico” mi inducono a focalizzare l’attenzione su aspetti che generino qualche riflessione psicoanalitica. Ci sono due caratteristiche che mi hanno colpito subito: la prima riguarda la (ri)scoperta di una condizione ludico-immersiva ante litteram che emerge dai Giochi di Ruolo (GDR) a tavolino e che si espanderà esponenzialmente coi videogiochi, a testimonianza che immersione, personaggi fittizi, avatar e via dicendo non sono sorti dal nulla in Internet, bensì si radicano in esperienze precedenti e si trasformano acquisendo dimensioni via e via preponderanti nel tempo. Il videogioco (o condizioni simili che richiedano immersività in ambienti digitali) incrementa e macropantografa quindi caratteristiche già esistenti. Le facce concentrate sulla possibilità di tessere un mondo che possa esistere “nello spazio mentale condiviso” fa riflettere proprio sul continuum tra …

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Bolognini S. (2017) L’intimità e i suoi equivalenti interpsichici

Testo della relazione presentata al convegno “Intimità. Variazioni Psicoanalitiche” Stefano Bolognini 16 settembre 2017 Pisa   Le radici etimologiche sono antichi contenitori di significato, e la ricerca su di esse è sempre riccamente orientativa. “Intimo” deriva dal latino “intra” (= dentro). “Intimus” (“il più dentro possibile”) è il superlativo assoluto di “internus” (ciò che è  dentro), mentre “interior” (più dentro di qualcos’altro, ma non il più dentro in assoluto) ne è il comparativo. L’intimità è la dimensione relazionale in cui i mondi interni degli esseri umani possono fisiologicamente comunicare tra loro e scambiare contenuti, sensazioni e pensieri; i piccoli, alla nascita, hanno un bisogno totale di interscambio (corporeo e psichico) con qualcuno che dia loro ciò che serve allo sviluppo e alla vita. La fase fusionale fisiologica, prototipo dell’intimità, è un passaggio fondamentale nella relazione madre-bambino, un’esperienza primaria assolutamente necessaria che costruisce una competenza relazionale e organizza stati del Sé durevoli e profondamente vitali. Passaggio graduale dal “dentro la madre” al “con la madre”, ne ritroviamo e ne ri-creiamo le condizioni equivalenti in molte fasi …

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La_violenza_il_sacro

La violenza e il sacro: psicoanalisi e fondamentalismo religioso

30 settembre 2017 Abbazia di Mirasole (Mi) Il Convegno si propone di sviluppare una riflessione psicodinamica sul rapporto tra religione e violenza, anche in linea con le problematiche attuali del fondamentalismo religioso e del terrorismo sacrificale. Tale riflessione, oltre a indagare i processi gruppali e collettivi coinvolti nella cultura del fondamentalismo – quello religioso ma anche quello “profano” -, esige di esplorare a fondo il rapporto della “religiosità” e del “sacro” con le dinamiche del narcisismo, a livello individuale e sociale. Il tema del convegno – che riprende il titolo di un noto saggio di René Girard – è cruciale: il passaggio critico dalla religione come dimensione della spiritualità individuale e collettiva alla sua istituzionalizzazione prima e poi alla trasformazione perversa in fondamentalismo ideologico e politico-sociale. Questa deriva al tempo stesso culturale e psicologica, dove è agevole scorgere il lavoro negativo del narcisismo, esplica conseguenze distruttive in termini di intolleranza e violenza agita (mascherata da purezza e intransigenza morale) che sono alla base di molti dei drammi e delle sofferenze contemporanee, e per questo crediamo …

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Calamandrei S. (2017). La creatività emotivo-simbolica.

Testo della relazione presentata al seminario “Creatività Regole Identità – Riflessioni Psicoanalitiche”, Firenze, Educatorio del Fuligno, 20 maggio 2017.   Le ricerche sulla prima infanzia indicano che il Sé neonatale e la madre sono strettamente intrecciati in una reciproca inter-corporeità. Noi e gli altri condividiamo la stessa natura e i nostri sistemi motori sono organizzati in maniera simile per raggiungere gli stessi scopi intenzionali: l’inter-corporeità neonatale ci dona, per tutta la vita, un accesso privilegiato al mondo dell’altro. Secondo Schore tale diade è sintonizzata bio-psicologicamente, in un contesto di risonanza emotiva, dove la manifestazione comportamentale dello stato interno di ciascun partner è monitorata dall’altro, con un reciproco scambio di feedback affettivi e un’amplificazione dello stato positivo di entrambi. Questo sistema di comunicazione emotiva favorisce l’espressione esterna degli stati affettivi dei bambini. Il care-giver regola i propri livelli di attivazione per promuovere la sincronia dell’intero organismo del neonato, regolazione che viene integrata dai sistemi oppiacei, quindi dal principio di piacere. Il modello psicoanalitico è sempre stato basato sulla relazione, una relazione che è scambio emotivo e …

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D’Agostini C. (2017). Ordine e creatività.

Testo della relazione presentata al seminario “Creatività Regole Identità – Riflessioni Psicoanalitiche”, Firenze, Educatorio del Fuligno, 20 maggio 2017. Un aforisma frequente negli ambienti scientifici recita che nulla è più utile di un buon modello. E certamente quando parliamo dei rapporti tra mente e cervello la spinta a trovare relazioni e parallelismi si avvale di buoni modelli più o meno schematici destinati ad essere invariabilmente superati. Pure, la modestia del pensiero e le necessità della comunicazione fanno sì che non sia facile evitare di ricorrere a questi strumenti che qui saranno illustrati con una narrazione necessariamente semplificata.  Farò dunque riferimento ad un buon modello, relativo alle funzioni dei due emisferi del cervello, al fine di proporre l’ipotesi, suffragata da alcune acquisizioni delle neuroscienze, che l’ordine e la creatività nell’adulto possano essere due polarità condizionate dalla struttura dei due emisferi e dalle condizioni dell’accudimento ricevuto dalla persona nei primi mesi di vita. Ordine e creatività sono presenti costantemente nella nostra mente. Modalità del pensiero che si alternano, si integrano e a volte si combattono. Queste due …

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